Felice e sereno Marzo
poesia di
Jalâl al-Dîn Rûmî

O amici, la primavera è giunta.
La terra è rinverdita come al tempo
dell’Unione con l’Amato.

Ogni momento mi chiede
se ho un altro Amato
di bellezza uguale alla sua.
Ogni momento il mio Cuore gli chiede:
“Hai un altro servitore pari a me?”

Amici, è primavera. Andiamo nel roseto.
Ma se egli è la nostra primavera,
non ci serve un’altra primavera.

Fiori e frutti hanno meravigliosi colori.
Ma se il giardino è il suo volto,
noi gli facciamo corona come i gigli.

Gli usignoli suonano i tamburelli.
Le foglie degli alberi battono le mani.
Ogni bocciolo chiede:
“Non sono io il più bello?”

La sua meravigliosa primavera è venuta
agitando la veste da ogni lato
per adornare l’intero giardino.
Tutti gli uccelli hanno aperto le ali
e spiccato il volo.

La primavera è giunta per la gioia degli uomini,
anche se i ciechi non vedono il suo volto
e i sordi non ne odono la voce.

estratto dal libro Dîvan
ed. Psiche