Felice Buddhapurnima 2021
Non toccare, non toccare la mente
Una volta, Buddha, in viaggio, con alcuni dei suoi seguaci, giunse in un meraviglioso villaggio bagnato dalle acque di un limpido lago, circondato da alberi rigogliosi.
Era il luogo ideale per riposare un po’, accolti da quelle fronde generosamente ombreggianti.
Sedutosi, chiese ad uno dei suoi discepoli di prendere dell’acqua dal lago cristallino, affinché potesse dissetarsi.
Il discepolo, con una brocca fra le dita, prontamente s’incamminò, ma avvicinandosi alla sponda notò che, proprio in quel momento, un carro trainato da un bue stava attraversando il lago… ora l’acqua era torbida e fangosa!
“Come posso dare da bere quest’acqua sporca al Buddha!?”, pensò rattristato.
Così, tornò indietro e disse:
“Maestro, l’acqua di quel lago è fangosa, è meglio non berla”.
Il Buddha, immerso nella contemplazione di tutta la bellezza che lo circondava, rimase in silenzio.
Dopo circa mezz’ora chiese, nuovamente, allo stesso discepolo, di recarsi al lago per prendere dell’acqua da bere.
Il discepolo ubbidiente e desideroso di portare dell’acqua pura al suo Maestro si diresse lì, rapidamente, ma anche questa volta trovò l’acqua torbida; doppiamente amareggiato tornò indietro e informò il Buddha.
Ancora una volta il Maestro rimase totalmente quieto, nella sua luminosa Immobilità.
Dopo un po’ chiese, per la terza volta, al discepolo di tornare al lago.
Raggiunta la sponda, il discepolo notò che il lago era totalmente limpido, cristallino!
Tutto il fango era sceso sul fondo e, in superficie, l’acqua brillava, come il più puro dei diamanti.
Sollevato e felice, la portò al Buddha che pose il suo sguardo sull’acqua e poi sul suo discepolo:
“Guarda, osserva cos’è successo: il fango si è depositato sul fondo e l’acqua è diventata pura, trasparente.
La tua mente è come l’acqua di questo lago.
Quando è disturbata, non la toccare, si calmerà da sola.
Non devi fare alcuno sforzo affinché si acquieti.
Accadrà spontaneamente… se non la tocchi”.
Non toccare. Non toccare la mente.