Un pomeriggio, alla fine della sua gravidanza, Lakshmi,

una mucca tanto amata da Bhagavan, entrò nella Sala dove si tenevano gli Incontri.

Bhagavan aveva tra le mani un giornale e stava leggendo.

Lei si mosse verso di lui, si avvicinò sempre di più e, alla fine, come spinta da una forza a cui non poteva sottrarsi, gli fu così vicino da leccare il giornale.

Bhagavan mise da parte il Quotidiano, posò le sue mani dietro le corna di Lakshmi, e infine appoggiò la propria testa contro la sua.

Per un pò, rimasero così, poi Lakshmi divenne profondamente immobile.

Bhagavan alzò lo sguardo su un suo devoto, Shantamma, seduto lì vicino e, rivolgendosi a lui, sussurrando, disse:

“Sai cosa sta facendo Lakshmi?”.

Il devoto, non trovando le parole, scosse la testa, mentre Lakshmi era visibilmente avvolta in una dolce e profonda beatitudine.

“È in samadhi!”, aggiunse.

Dopo alcuni minuti Bhagavan le chiese:

“Lakshmi, come ti senti adesso?”.

Quella mucca tanto amata, indietreggiò, con lo sguardo fisso su Bhagavan, sguardo colmo di gratitudine.

Con reverenza si fece strada senza voltarsi, fino all’uscita della sala, senza distogliere lo sguardo da Bhagavan, come un vero devoto di fronte al suo Maestro.